Forse non tutti sanno che già presso Assiri e Babilonesi la capigliatura variava a seconda dei ceti sociali ed era un segno di differenziazione. In alcune regioni dell'Africa occidentale gli uomini usavano ungersi i capelli con grasso e li cospargevano di sostanze quali la cenere e l'argilla mentre in Papuasia durante alcune cerimonie tradizionali le acconciature raggiunsero, grazie a speciali ornamenti, anche il metro in altezza.
Solo nel 300 a.C. cominciarono a comparire a Roma i primi barbieri provenienti dalla Sicilia e portati nella capitale dal senatore Ticinius Mena, mentre per le donne si diffuse l'abitudine di annodare i capelli intrecce.
Dopo le crociate, l'influsso dei paesi orientali portò la moda di adornarsi i capelli con pietre preziose ed ori.
Dal XIV sec. si diffusero le prime forme di fermagli ed altri accessori, in particolar modo il balzo, una forma in cartone che serviva a sollevare l'acconciatura fino a 70 cm.
Nel '500 in Italia, si diffuse la moda fra le donne di raccogliere i capelli in una reticella.
Nel XVII sec. le mode imperanti furono varie: Maria de' Medici fu una delle prime donne a lanciare la moda dei capelli corti (foto a destra), ma nello stesso tempo entrò in auge una capigliatura stretta e alta e comparvero i riccioli attorno al viso oltre alla moda dei capelli posticci aggiuntivi.
Nel 1890, Alexandre Godefroy, nel suo salone di bellezza a Parigi, inventò una macchina per asciugare i capelli. Consisteva in un cofano di metallo, che collegato a una canna fumaria di una stufa a gas, soffiava aria calda sulla testa. Questo sistema ha permesso alle donne di asciugare i capelli più velocemente e preservare il mantenimento di nuovi tipi di acconciature.
La rivoluzione dei capelli ha inizio dopo la prima guerra mondiale. Le donne cominciarono ad usare i capelli corti, all’altezza del lobo dell’orecchio. Questa acconciatura venne chiamata BOB HAIRSTYLE ed aveva più varianti: capelli mossi tagliati direttamente intorno alla testa con la frangia o la fronte esposta.
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