domenica 13 novembre 2016

La storia dell'acconciatura

Forse non tutti sanno che già presso Assiri e Babilonesi la capigliatura variava a seconda dei ceti sociali ed era un segno di differenziazione. In alcune regioni dell'Africa occidentale gli uomini usavano ungersi i capelli con grasso e li cospargevano di sostanze quali la cenere e l'argilla mentre in Papuasia durante alcune cerimonie tradizionali le acconciature raggiunsero, grazie a speciali ornamenti, anche il metro in altezza.
Solo nel 300 a.C. cominciarono a comparire a Roma i primi barbieri provenienti dalla Sicilia e portati nella capitale dal senatore Ticinius Mena, mentre per le donne si diffuse l'abitudine di annodare i capelli intrecce.

Dopo le crociate, l'influsso dei paesi orientali portò la moda di adornarsi i capelli con pietre preziose ed ori. 
Dal XIV sec. si diffusero le prime forme di fermagli ed altri accessori, in particolar modo il balzo, una forma in cartone che serviva a sollevare l'acconciatura fino a 70 cm.
Nel '500 in Italia, si diffuse la moda fra le donne di raccogliere i capelli in una reticella.














Nel XVII sec. le mode imperanti furono varie: Maria de' Medici fu una delle prime donne a lanciare la moda dei capelli corti (foto a destra), ma nello stesso tempo entrò in auge una capigliatura stretta e alta e comparvero i riccioli attorno al viso oltre alla moda dei capelli posticci aggiuntivi.  


















In pochi decenni le parrucche (fatte con capelli recuperati dai condannati a morte) presero il posto dei capelli posticci e, con il tempo, si arricchirono di ornamenti. Oltre al taglio e lo stile dei capelli e la barba, i barbieri praticavano diversi interventi chirurgici ed estrazioni dentali. Nel 1745 una legge in Inghilterra vieta queste pratiche e consentire loro solo il taglio e lo stile dei capelli. Questo provoca la rovina di molti negozi di barbiere e la mancanza di lavoro per molti di loro in Europa, come leggi simili sono state adottate in Francia e in altri paesi. Ma l'aumento di parrucche crea una domanda di nuove figure professionali: costruttori e progettisti di parrucche, che sempre più si occuperà delle manutenzione periodica, profumarle e modificarle. Le parrucche videro la loro fine dopo la rivoluzione francese, quando le acconciature tornarono ad essere semplici, con i capelli, sia maschili che femminili, lasciati liberi e lunghi. Nella seconda metà dell’Ottocento le donne avevano l'abitudine di pettinare i capelli con la riga in mezzo, e un tocco sulla nuca. Intorno al 1860 lo chignon legato al collo con i ricci intorno al viso diventò quasi un uso universale.
Nel 1890, Alexandre Godefroy, nel suo salone di bellezza a Parigi, inventò una macchina per asciugare i capelli. Consisteva in un cofano di metallo, che collegato a una canna fumaria di una stufa a gas, soffiava aria calda sulla testa. Questo sistema ha permesso alle donne di asciugare i capelli più velocemente e preservare il mantenimento di nuovi tipi di acconciature.

La rivoluzione dei capelli ha inizio dopo la prima guerra mondiale. Le donne cominciarono ad usare i capelli corti, all’altezza del lobo dell’orecchio. Questa acconciatura venne chiamata BOB HAIRSTYLE ed aveva più varianti: capelli mossi tagliati direttamente intorno alla testa con la frangia o la fronte esposta.  








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